Verso l’alto! Questo è il grido che si levava in Polonia in questi giorni dei gruppi affiliati al Beato Piergiorgio Frassati chiamati “Tipi loschi!”. Questo grido vuol far ricordare l’allegria cristiana travolgente del Beato, che aveva una carità fulminante , un amore al Santissimo Sacramento travolgente , e una passione alla montagna contagiante!

Dal 9 al 12 Aprile, l’Istituto del Verbo Incarnato ed alcuni giovani romani hanno partecipato all’iniziativa Rybnik for Peace 2015. Quattro giornate di preghiera per la pace che hanno coinvolto giovani da diversi Paesi del mondo, che si sono radunati nella città polacca al fine di pregare per la risoluzione pacifica dei conflitti e delle persecuzioni che oggi affliggono la nostra umanità, con l’aiuto e il ricordo del Beato Pier Giorgio Frassati, beatificato da San Giovanni Paolo II il 20 Maggio del 1990, in occasione del 90esimo anniversario della sua morte e del 25esimo anniversario della sua beatificazione.
Molti sono stati i momenti di preghiera e comunione durante le giornate di Rybnik, che sono state anche un invito ai giovani per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù del 2016 a Cracovia: come la Santa Messa e la veglia di preghiera e canti nella chiesa di Santa Maria Addolorata di Rybnik, alla quale hanno partecipato anche le nipoti del Beato Pier Giorgio Frassati, Wanda e Grazia Gawronska, dove i sacerdoti e i gruppi provenienti dall’estero hanno portato le testimonianze della propria percezione della Pace, spesso da zone in cui questo concetto è oggi molto lontano.
Paesi come la Nigeria, dove, come ha raccontato Padre Donatus, un sacerdote nigeriano, cristiani e musulmani stanno subendo feroci persecuzioni da parte del gruppo jihadista Boko Haram, o come l’Ucraina, dove da più di un anno le regioni del Sud-Est sono dilaniate da un conflitto che coinvolge soprattutto la popolazione civile, come hanno raccontato i sacerdoti provenienti da quella terra. Un attenzione particolare è stata rivolta, nelle testimonianze, anche a tutti quei luoghi, in particolare la Siria, l’Iraq, il Medio Oriente e il Nord Africa, dove le comunità cristiane sono sotto attacco del fondamentalismo e dove molti cristiani hanno già subito il martirio.

Padre Krzysztof, organizzatore.
La Pace è dunque oggi una vera e propria esigenza, e per certi versi, conquistarla è una sfida. E’ per questo che abbiamo pregato a Rybnik, dinanzi al Santissimo Sacramento, che dopo la Messa nella Chiesa di Santa Maria Addolorata è stato portato in processione fino alla Cattedrale della città, e lì riposto. Le nostre preghiere per la Pace sono state affidate anche e soprattutto alla immagine miracolosa della Vergine nera di Częstochowa, al cui antico santuario il gruppo ha fatto visita nel giorno della domenica della Divina Misericordia, dopo aver celebrato la Santa Messa nella città di Pszczyna, nella chiesa dove è custodita una reliquia della Santa Suor Maria Faustina Kowalska, alla quale apparve Gesù Misericordioso.
Ci sono stati inoltre incontri con giovani studenti delle scuole superiori e con i seminaristi. E poi, proprio per ricordare la grande passione del beato Pier Giorgio Frassati, condivisa con San Giovanni Paolo II, un’intera giornata è stata dedicata alla salita sulla vetta Czanto

ria sui monti Beskidy, al confine con la Repubblica Ceca, alta circa 900 metri. Arrivati in cima, dopo la fatica della salita,è stata celebrata la Santa Messa.

Alessandra, Jonatan, Suor Maria Josè , Niccolò, Hasha, Suor Maria
Le giornate di Rybnik ci hanno ricordato che in ogni Paese, ci sono persone che ogni giorno si adoperano per la Pace e per far trionfare la Bellezza, la Bontà e la Giustizia di Dio nel mondo. Abbiamo compreso che la Pace si ottiene solo e soltanto con la vicinanza nei pensieri e nelle opere a Nostro Signore Gesù Cristo, e che soltanto avendo Fede in Lui e chiedendo a Lui sostegno e Grazia per essere veri operatori di Pace nel mondo, possiamo realmente raggiungere questo obbiettivo. La gioia, l’entusiasmo, l’amore e la carità che abbiamo letto negli occhi di chi ci ha accompagnato in questa esperienza è il ricordo più bello che ci rimane nel cuore, e che alle nostre vite servirà come monito per spingerci ad essere sempre ferventi nel difendere il Vangelo di Cristo, sicuri che le tenebre non trionferanno. Alla Vergine di Częstochowa, tanto amata da San Giovanni Paolo II e da Papa Benedetto XVI, affidiamo le nostre preghiere, specialmente per i cristiani perseguitati e per le vittime di tutti i conflitti, soprattutto i bambini: i martiri del nostro tempo.


Grazie allora alla Polonia che ci ha dato tante persone coraggiose, ricordando anche nel passato il Re Sobiesky che ha salvato Vienna e l’Europa dalla invasione degli Ottomani. Capiamo di più dopo questo pellegrinaggio la Santità di Giovanni Paolo II; abbiamo visto le chiese piene di fedeli, che si inginocchiano durante la Consacrazione; abbiamo notato con quale entusiasmo la gente polacca va alla Messa! La gente saluta i sacerdoti, prega in ginocchio ed in silenzio davanti alla Madonna!! Vorremmo dire: “Abbiamo preso una boccata di ossigeno cristiano in questa benedetta terra!!”.
Ringraziamo di cuore i sacerdoti polacchi con tutti i loro collaboratori, i sacerdoti provenienti da diverse nazioni,le famiglie che ci hanno ospitato e in particolare una viva riconoscenza va a Wanda e Grazia per averci invitato.
Dott.ssa Alessandra Benignetti e padre Andrea David IVE





